martedì 22 luglio 2008

AMELIA ROSSELLI



"In preda ad uno shock violentissimo,

nella miseria e vicino al tuo cuore

mandavo profumi d’incenso nelle

tue occhiaie,

Le fosse ardeatine

combinavano credenzee sogni - io ero partita, tu eri tornato -

la morte

era una crescenza di violenze che non si sfogavano

nella tua testa d’inganno.

Le acque limacciose del mio disinganno

erano limate dalla tua gioia e dal mio averti in mano,

vicino e lontano come il turbine delle stelle d’estate.

Il vento di notte partiva e sognava cose grandiose:

io rimavo entro il mio potere e partecipavo al vuoto.

La colonna vertebrale dei tuoi peccati

arringava la folla: il treno si fermava

ed era entro il suo dire che sostava il vero.
Nell’incontro con la favola risiedevano i banditi".

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