sabato 27 settembre 2008

IMPRESSIONI DI UN SETTEMBRE

venerdì, 28 settembre 2007



Vado a correre, sto diventando sportiva oppure la catena è scesa completamente.
Vado a danza, lo specchio mi restituisce l'immagine di una donna che non posso essere io.
Vado a sentire "La medium" di Menotti e penso a Monica.
Alla sua canzone.
Un ragazzo si avvicina e mi chiede da accendere.
E' magro, ha una macchina fotografica esagerata.
Mi chiede se mi può fotografare le scarpe.
Sono in piedi a fumare, non so che faccia fare:
lui si stende a terra completamente lungo sul pavimento e mi fotografa i piedi.
(...)
Centinaia di giacche e cravatte all'impiedi ascoltano altre cravatte che parlano dell'indennizzo diretto.
Cerco Basettoni ma non c'è.
C'è invece il solito Francesco Paolo Lamotte che incontro ovunque.
Mi dice l'ultima volta che ci siamo visti eravamo in acqua, al mare...
già, rispondo io.
Poi mi chiede se tasseranno tutte le rendite o no?
Io dico quelle finanziarie, no.
So che hai i capelli neri, che hai una lingua antica mentre la mia è solo liquida.
Spero la tua testa sia piena di numeri.

mercoledì, 12 settembre 2007

La mattina, quando mi sveglio alle sette e mezza, so perfettamente cosa stai facendo,
allora vado in bagno e dopo essermi lavata i denti mi attacco alla canna del listerine
per poi uscire dal bagno col mento blu, screpolato, come al solito abbastanza mefistofelica a chiudermi nella cabina armadio:
inventare il personaggio, coprire il suino rosa del petto sbronzato con i capelli sempre più lunghi e stecchi.

Ripercorro corso vittorio emanuele fino altribunale.
Via calefati fino al tribunale.
Anche via re david, verso un negozio che vende calzini di paul smith.

Parcheggio in doppia fila davanti al teatro, riprendo il teatro dei centri liquidazione sinistri, le librerie, i bar, il bar siciliano.
Tutto. Tutto era anche mio, già prima.

Il sole luccica sui manganelli, sulle radioline, sui nostri denti, sulle sigarette.
Sentire di non avere bisogno di niente, sentirsi liberi dopo 90 giorni di portare una croce, e invece adesso come prima. Come prima del sinistro.

Non bruci la città. Perchè la amo, era mia già da prima.
Non mi commuove più niente.
Non mi ricordo più niente.
Sei come le vacanze che si vincono coi punti del galbanino.

Siamo a livelli di comunicazione che potremmo parlarci in inglese.
Buon giorno buona sera cosa vuoi per pranzo, come stai.
Mangiare, svenire con le tapparelle chiuse.

So perfettamente cosa stai facendo.

Non ho mai più comprato un numero di linus.

Leggiti le recensioni. Regolati su quelle.

Ognuno è stato a sua volta cerapongo di qualcun'altro.

Sto bene come si sta bene ad un tratto.
In quella specie di coma.

Non avere bisogno di altro che svegliarsi, mettersi il rossetto, infilarsi un'uniforme comoda, spruzzarsi di bulgari rosa essenziale, mangiare cose diverse, mangiare:

Ogni tanto braccia che stringono braccia (ti perdono), ogni tanto sentirsi bagnare la schiena da lampi di elettricità bianca, farsi la doccia in case di altri, tornare nel letto. Sentirsi innocenti.




sabato, 15 settembre 2007


Gazzoni è un ragazzo pieno di cinema e solo apparentemente fragile.
I suoi capelli sono corvini e le sue mani oscenamente femminili.
Arriva trafelato al nostro appuntamento, mi butta un mazzo di chiavi in mano mi dice fai tu, fai tu io sono solo una merda.
Gli sfilo il portafogli dalla tasca di dietro dei pantaloni blu emporio armani, ha circa 70 euro e li prendo.
Li spendo in benzina, aperitivi e alla libreria dove su un taccuino semirigido e sudicio, copia i resoconti di vendita di non so cosa.
Le chiavi non sarà mai necessario utilizzarle.
Man mano che se ne rende conto si calma e smette di sudare.
In auto gli sfilo, una ad una, le dita dai pertugi della mia gonna di seta viola.
E' obbediente e ipocritamente musone.
Certa gente è più felice quando gli dici no.
Per alcuni, l'indulgenza non è sintomo di amore.
Amesso che l'amore centri qualcosa.
Mi immagino la sua faccia mentre interroga i ragazzi, mentre con quelle dita aggiorna i loro libretti, immagino il suo collo immacolato mentre spiega a mille occhi atterriti di Adam Smith (operator intends only his own gain, and he is in this, as in many other cases, led by an invisible hand to promote an end which was no part of his intention).
Chi ha paura di qualcun altro, nemmeno ha idea delle paure che pietrificano quest'ultimo.
Dietro la testa, da orecchio ad orecchio, porto la corona delle paure di molti.


martedì, 25 settembre 2007










Come tutti avrete letto stamattina, il filosofo Gorz e sua moglie si sono uccisi per evitare che nessuno dei due sopravvivesse all'altro.
Vivevno assieme da 58 anni, ne avevano 83 e lei era molto malata. Hanno salutato gli amici con delle lettere, hanno fatto tutto come desideravano.
Sono stati la risposta allo speculare e opposto esempio amoroso di sartre e simone, hanno cercato di dare una dimostrazione pratica di come sia possibile continuare ad amarsi con slancio nonostante il tempo, la vita, le sollecitazioni della conoscenza (nefaste, amio parere. Fatali, nella maggior parte dei casi).
Per un filosofo, non deve essere stato facile. Meno facile che per me o per un uomo qualunque.Eppure.
Sono contenta e vorrei venisse attribuito un rilievo scientifico a questo tentativo estremo di pensiero applicato alla vita. Non credo sia una questione di fortuna, ma una vera e propria opera di ingegneria (A. Gorz era laureato in ingegneria chimica).

giovedì 25 settembre 2008

DANIELE PICCINI, una poesia

Se penso a come viene la luce dell'alba,
alla pace che distendi sul mio corpo,
non ti avrò mai amata da ogni parte,
presa dove confini con la terra.
Questa furia è la stessa impazienza nella gioia dei minuscoli uccelli,
l'aprirsi a tutto il tempo
prima che torni la nostra distanza
di cose sciolte in pianto..

mercoledì 17 settembre 2008

SANDRO PENNA

IN OCCASIONE DELL'AUTUNNO

Il vento ti ha lasciata un'eco chiara, nei sensi, delle cose ch'ài vedute - confuse - il giorno. All'apparir del sonno difenderti non'sai: un crisantemo, un lago tremulo e una esigua fila d'alberi gialloverdi sotto il sole.

In questi giorni penso spesso a Sandro Penna e alle sue piccole succulenti poesie da quattro righe che pure mi bastano e riempiono, tipo l'effetto che fa l'uva.

Cerco di distrarmi di meno, mentre lavoro, ma non è sempre facile perchè le ombre della sera diventano lunghe velocemente e il cielo, la luce, tutto mi invita a disertare la scrivania per mettermi alla finestra a guardare.

Sempre affacciato ad una finestra io sono,io della vita tanto innamorato.Unir parole ad uomini fu il donobreve e discreto che il cielo mi ha dato

Quest'anno non abitiamo più al quarto piano e quindi lo scenario cambia.

Ma pure, le stagioni le puoi ammirare sulle braccia e attraverso le ombre sotto gli occhi della gente che passa per la strada dove lavoro io. Mi spiace solo che da qui, non si veda il mare (ma le pietre del muro nel seminterrato profumano comunque di alghe e sono sicura che a leccarle, sono salate).

In autunno, facciamo le cose dell'autunno tipo andare sempre al cinema o giocare a carte. In autunno, ti metti le scarpe dell'autunno e i foulard. Hai la tosse dell'autunno e non si capisce bene che gelato prendere il pomeriggio per merenda. Potendo scegliere.

Novità dell'autunno sono che fabrizio non lavora più all'agip vicino casa mia quindi grave danno per la Geografia dello Splendore Umano di cui fabrizio era presidente onorario. Certe volte me lo immagino che fa il cameriere che ne so, a Monaco, a Norimberga, con quel suo sguardo doloroso e bambino, con quel suo sguardo un po' infingardo e attento solo all'ora in cui si finisce di lavorare. Il più bel benzinaio della storia dell'agip secondo me. Che perdita incolmabile. Secondo me ora fa il cameriere. Spero per lui che venga notato da qualche fotografo di vanityfair. Coem anche il ragazzo che fa i supplì in via...ma questa è un'altra storia....

(Colonna sonora di questo post è Kelly watchs the stars, degli Air)

mercoledì 10 settembre 2008

CRONICHE

La novità di oggi, oltre che sono abbastanza sana, è che ho cambiato la crema giorno dopo veramente tre anni di fedeltà alla mia diletta shiseido da mattina, protezione 15.

Già mentre ero a londra difatti, un pomeriggio, guardandomi allo specchio impietoso del cesso bunker della mia stanza, mi rendevo conto della eccessiva lucidità del mio abbronzato viso. Tuttavia attribuivo la circostanza al cibo inglese che già stava facendo un sacco di altri danni e allora.

Poi però, le cose non cambiavano così mi spazientivo e quindi.

La ulteriore novità è che non andrò mai più alla Profumeria di mia madre visto che la signora addetta alle creme viso ha veramente superato il limte. E va bene non essere proprio diligenti nella pulizia e nella cura dei pori, ma non c'è bisogno che mi guardi con quell'espressione inorridita dandomi della "spugna". Ha detto proprio così, la superficie della tua faccia è come una spugna. Io odio e ribadisco odio spoongibob al pari della pimpa.

Comunque alla fine mi ha sbolognato una clinique tripla azione.

Il programma antilucido è il seguente: sevendays clinique a giorni alterni al mattino (quando non è il giorno alterno deputato, posso continuare con la mousse nettoyante di chanel), la sera un sapone a casaccio e poi il tonico che io mi sono sempre chiesta a che cazzo serve. Serve. Poi l'ovatta esce nera.

Ha adetto proviamo così per una settimana, poi torna a farti vedere (col piffero!).

IERI SONO ANDATA A VEDERE "UN GIORNO PERFETTO" DI OZPETEK

Premetto che siccome ho la depressione da 10 gg, non sono molto obiettiva nei giudizi. Comunque il film è angosciante perchè tutti si fanno male poi c'è la Isabella ferrari che, credetemi, è dolorosa. Le hanno fatto un trucco talmente drammatico che...
Nel film di ozpetek lavorano tutti. I suoi soliti colaboratori a cui forse ha fatto un contratto a tempo indeterminato (ma favino? sta in america). A costo di mettere la sua amica turca a fare uno e dico un solo gelato, lei lavora. poi ci stanno anche un sacco di attori di Un posto al Sole, poi un bambino bellissimo Kevin. C'è Valerio Mastrandrea. Nelle vesti di un ex del tipo che prima o poi capita a tutti noi (come la candidosi).

Il film non so se è bello o brutto.

Dusty dice che le varie storie non sono sviluppate bene. Che il film è incompleto (forse voleva dire superficiale).

Diciamo che è un tipico film a cui il cinema italiano ci ha abituato comunque abbastanza lontano dai fasti di quello per cui Oz è diventato famoso e ancora prima, amato.

Sto cercando di pensare a cose particolari che mi sono rimaste (a parte pensieri porno soft su isabella ferrari): non mi viene niente.

Comunque non è un brutto film.

LA DOMANDA DEL GIORNO

Qualcuno sa se Donna Logan di beautiful, ha poi deciso di sacrificare la sua storia con Eric per scagionare il fratello? Oggi non l'ho ben capito perchè la scena si concludeva con lei che scappa via in lacrime dal salotto di Stephanie. Ma che ha deciso?

lunedì 8 settembre 2008

RESOCONTO MUSICATO DEL FINE SETTIMANA IN SALENTO

Una giornata al mare
solo e con mille lire
sono venuto a vederequest’ acqua e la gente che c’è
il sole che splende più forte
il frastuono del mondo cos’è
cerco ragioni e motivi di questa vita
ma l’epoca mia sembra fatta di poche ore
cadono sulla mia testa le risate delle signore
Guardo una cameriera
non parla è straniera
dico due balle ad un tizio
seduto su un’auto più in là
un’auto che sa di vernice,di donne, di velocità
e laggiù sento tuffi nel mare,
nel sole o nel tempo chissà,
bambini gridare,
palloni danzare
Tu sei rimasta sola,
dolce madonna sola,
nelle ombre di un sogno
o forse di una fotografia lontani dal mare
con solo un geranio e un balcone
Ti splende negli occhi la notte
di tutta una vita passata a guardarele stelle lontano dal maree
l’ epoca mia è la tua
e quella dei nonni dei nonni
vissula neglia anni a pensare
Una giornata al mare
tanto per non morire
nelle ombre di un sogno o forse
di una fotografia lontani dal mare
con solo un geranio e un balcone

http://it.youtube.com/watch?v=vNhRsdiiUtc&feature=related

La canzone è di Paolo Conte del 1974, ma è stata riproposta da Daniele Silvestri, secondo me troppo bene!

Tuttavia, pure questo sarebbe andato bene

http://it.youtube.com/watch?v=kkame1AvRfA

mercoledì 3 settembre 2008

FUNNY GAMES



Venerdì scorso, quando ancora avevo una vita, sono andata al cinema a vedere un film di Haneke.


Forse perchè non mi era bastato vedere "La Pianista" nel 2001, alla rassegna dei 4 gatti che vanno al cinema in pigiama il mercoledì pomeriggio.


Così adesso è ufficiale, odio Haneke e, me lo sono meritato, Funny Games.


Funny Games è la storia gratuitamente violenta di una famiglia americana (si, in america succedono queste cose con una frequenza maggiore a quanto pare), che il fine settimana se ne va forse agli Hamptons ad aprire la casa di villeggiatura e viene visitata da due bonazzi senza pari di cui uno di sicuro era michel pitt. I due bonazzi fotonici sono anche completamente pazzi e cortesi e dopo aver spezzato una gamba al capo famiglia cioè Tim Roth senza motivo e tanto per gradire, sempre cortesemnete e con il sorriso sulle labbra, compiono una serie di altre cose violente quanto gratuite, quanto inutili e definitive.


Ora, io magari non rendo, ma ciascuno di voi, potrà rendersi conto di cosa diamine voglio dire attingendo a questo commerciale sito che io spesso consulto per l'immediatezza dei contenuti e la maccheronicità delle recensioni (il mio sito preferito).


Il film è tecnicamente perfetto anche perchè se degli errori erano stati eventualmente fatti nella versione del 1997, haneke, il pazzo, ha avuto modo di correggerli e produrre la sua "bella" con questo remake di sè stesso, come veramente solo gli artisti modesti e fantasiosi sono in grado di fare.


Nessuno può dire che questo film contenga sbavature di sorta, è proprio un film che non fa una piega se non che fa schifo.


Probabilmente io non capisco un cazzo, anche perchè, insomma, non ho mica studiato cinema a scuola e vado normalmente a vedere lavoretti così, come quelli di pupi avati, francesca archibugi, altri provinciali mica gli americani, infatti anche lietta tornabuoni e altre autorevoli penne dei quotidiani importanti non fanno che scrivere CAPOLAVORO, grande film, grande regista ecc.


A me è sembrato solo un film inutilmente violento, drammaticamente pessimista, pure un poco superficiale visto che dei personaggi non si sa vermanete niente se non che arrivano per fare il fine settimana e poi muiono, così, a cazzo.


Non ci sono dialoghi, non cisono profili umani, non c'è niente, manco un poco di panoramica sul lago e sull'arredamento della casa agli hamptons.


Però c'è Naomi Watts in mutande e reggiseno, se qualcuno si vuole accontentare.


Sono uscita dal cinema furibonda e anche perplessa perchè mi venivano alla mente questioni del tipo il ruolo dell'intellettuale nell'età moderna e poi ancora, come mai dovrebbe piacermi haneke che piace a tutti quanti invero e ancora, c'è gente che non ha i soldi per produrre cose belle invece henke ci ha i soldi e fa quello che gli pare.


Dovrebbero in qualche modo fargli capire che non è affatto divertente, che non ci dice niente di nuovo (visto che abbiamo già avuto Kubrik), che la sua consueta violenza non ci stupisce più (dacchè possiamo scaricare ogni forma di pornografia da internet) e che di pazzo totale, immotivato, paranoico e ordinario c'è già lars von trier.
Quindi basta, Haneke.