mercoledì 3 settembre 2008

FUNNY GAMES



Venerdì scorso, quando ancora avevo una vita, sono andata al cinema a vedere un film di Haneke.


Forse perchè non mi era bastato vedere "La Pianista" nel 2001, alla rassegna dei 4 gatti che vanno al cinema in pigiama il mercoledì pomeriggio.


Così adesso è ufficiale, odio Haneke e, me lo sono meritato, Funny Games.


Funny Games è la storia gratuitamente violenta di una famiglia americana (si, in america succedono queste cose con una frequenza maggiore a quanto pare), che il fine settimana se ne va forse agli Hamptons ad aprire la casa di villeggiatura e viene visitata da due bonazzi senza pari di cui uno di sicuro era michel pitt. I due bonazzi fotonici sono anche completamente pazzi e cortesi e dopo aver spezzato una gamba al capo famiglia cioè Tim Roth senza motivo e tanto per gradire, sempre cortesemnete e con il sorriso sulle labbra, compiono una serie di altre cose violente quanto gratuite, quanto inutili e definitive.


Ora, io magari non rendo, ma ciascuno di voi, potrà rendersi conto di cosa diamine voglio dire attingendo a questo commerciale sito che io spesso consulto per l'immediatezza dei contenuti e la maccheronicità delle recensioni (il mio sito preferito).


Il film è tecnicamente perfetto anche perchè se degli errori erano stati eventualmente fatti nella versione del 1997, haneke, il pazzo, ha avuto modo di correggerli e produrre la sua "bella" con questo remake di sè stesso, come veramente solo gli artisti modesti e fantasiosi sono in grado di fare.


Nessuno può dire che questo film contenga sbavature di sorta, è proprio un film che non fa una piega se non che fa schifo.


Probabilmente io non capisco un cazzo, anche perchè, insomma, non ho mica studiato cinema a scuola e vado normalmente a vedere lavoretti così, come quelli di pupi avati, francesca archibugi, altri provinciali mica gli americani, infatti anche lietta tornabuoni e altre autorevoli penne dei quotidiani importanti non fanno che scrivere CAPOLAVORO, grande film, grande regista ecc.


A me è sembrato solo un film inutilmente violento, drammaticamente pessimista, pure un poco superficiale visto che dei personaggi non si sa vermanete niente se non che arrivano per fare il fine settimana e poi muiono, così, a cazzo.


Non ci sono dialoghi, non cisono profili umani, non c'è niente, manco un poco di panoramica sul lago e sull'arredamento della casa agli hamptons.


Però c'è Naomi Watts in mutande e reggiseno, se qualcuno si vuole accontentare.


Sono uscita dal cinema furibonda e anche perplessa perchè mi venivano alla mente questioni del tipo il ruolo dell'intellettuale nell'età moderna e poi ancora, come mai dovrebbe piacermi haneke che piace a tutti quanti invero e ancora, c'è gente che non ha i soldi per produrre cose belle invece henke ci ha i soldi e fa quello che gli pare.


Dovrebbero in qualche modo fargli capire che non è affatto divertente, che non ci dice niente di nuovo (visto che abbiamo già avuto Kubrik), che la sua consueta violenza non ci stupisce più (dacchè possiamo scaricare ogni forma di pornografia da internet) e che di pazzo totale, immotivato, paranoico e ordinario c'è già lars von trier.
Quindi basta, Haneke.

6 commenti:

Giulio "Radical Dreamer" Palermo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Giulio "Radical Dreamer" Palermo ha detto...

"(si, in america succedono queste cose con una frequenza maggiore a quanto pare)"

Effettivamente, il tasso con cui accadono in America è qualcosa di allarmante. Le famiglie americane, intendo.

Unknown ha detto...

embè, però se lo chiedevi a me te lo dicevo...lo sai che da sempre considero 'LA PIANISTA' come uno dei film più di merdissima che mai siano stati girati nella storia del cinena...(l'altro, nella mia personale classifica dei top five shit movies è LE ONDE DEL DESTINO).
non sapevo che questo 'fannigheims' fosse dello stesso regista della pianista, nè mi sarebbe mai venuto in mente di andarlo a vedere, giacchè leggendo la trama quando era in promozione non mi ispirava un gran che.
ora vorrei ringraziarti per questo tuo post poichè sapere di chi è, mi dà una ragione sufficiente per schivarlo anche quando tra tre mesi passerà su sky cinema 1...
baci, mostra

Krapp ha detto...

Ecco appunto, chiedi prima di agire in maniera sconsiderata.
Non so che recensioni hai letto tu, ma io ne ho solo trovate di stroncanti (E la tua non fa che confermare che le mie fonti sono migliori delle tue) :)

arzach ha detto...

Sull'argomento violenza ha già detto tutto Gus van Sant con il suo "Elephant" ispirato alla strage della Columbine School negli Stati Uniti.
Condivido la recensione e aggiuungo che si tratta di un film brutto non tecnicamente ma oggettivamente. Rivoglio indietro i soldi insomma

Anonimo ha detto...

oh, finalmente qualcun altro che non sopporta lars von trier e le sue onde del destino. Questo film non l'ho visto ma non credo lo vedrò.

Estate Indiana