lunedì 25 agosto 2008

LONDRA II



ALCUNE CONSIDERAZIONI CIRCA LO SCIOPPING

In via preliminare

La sterlina ha un peso considerevole sul tipo di acquisti che puoi fare a Londra quando ci vai per vacanza.
La cosa vera, tuttavia, è che qui i saldi sono saldi non come a Bari che al massimo mettono il 30% .
I saldi erano quasi finiti.
Quando vado in vacanza non acquisto mai cose voluminose perchè più del piacere dell'acquisto, conosco il tedio del trasporto.

Le cose più impegnative che compro sono le stampe di quanto visto nei musei.
Cose che ho comprato (per me e per gli altri) con un budget di 500 euro:
n. 2 vestiti di pepe jeans collezione estiva

n. 2 bracciali vintage in madre perla nera/bianca con supporto oro giallo
n. 1 spilla vintage con pietre colorate (mi piace da impazzire, l'ho subito vista proiettata su un cappotto max mara molto serio)
n. 2 paia di orecchini punto luce comprati da harrod's al solo scopo di dimostrare all'universo che da questo negozio puoi uscire con meno 5 euro e non 5 milioni di euro come fanno gli arabi. Tuttavia qui ho dovuto lasciare un bellissimo vestito franch connection bianco a balze da mattina che mi stava benissimo.
n. vario di cazzate dal National Museum tipo magneti di oscar wilde, pins di mao tse tung, cancelleria rappresentante materiale da tortura ecc. (Dus mi ha regalato una cartolina con un dipinto di giovanni boldini che adoro)
n. vario di cazzate da crabtree and evelyn che c'è anche a bari ma fare acquisti al convent garden market fa la differenza
n. vario di cazzate e libri dalla tate modern perchè alla fine siamo quello che intimamente siamo (Suz mi ha regalato un meraviglioso libro di foto scattate a frida khalo pieno di colori e di aneddoti e di poesia)

n. 1 pupazzetto per mia sorella che si chiama "Cresci il tuo migliore amico ghei". E' un pupazzetto che se lo metti in acqua cresce e cresce di dimensioni ed è il tuo miglire amico ghei.
n. 1 tazza vintage con donna anni 50 con aria annoiata che dichiara nel fumetto "sono annoiata per cortesia procuratemi della droga".

Basta.

Cose che avrei voluto comprare ma avevo finito i soldi:
un paio di stringate church's nere opache punta tonda pianta larga per andare a lavorare

una borsa miu miu di pelle a striscie orizzontali sulle tonalità del viola

un paio di guanti paul smith color pastello psichedelici
un piccolo montgomery barbour di lana a sfondo verde bottiglia
un rossetto di shu uemura

una borsa bottega veneta di pelle fatta interamente di foglie sottili marroni

un comò bianco in stile art decò
delle confetture da fortune&mason

una giacca di chanel in lana da selfridge

un anello da tiffany (in argento, semplice)

Basta.
Non so come mai i giapponesi sono meno degli arabi nei negozi di lusso.

Non so come mai gli arabi sono ovunque.

Non so come mai sia spaventosamente aumentata la presenza di donne velate in ogni piccolo centro per lo sciopping.
ALCUNE CONSIDEREZIONI SULLA GENTE CHE HO CONOSCIUTO

Non so come mai le giovani ragazze russe benchè ad oggi posseggano capi firmati dalla testa ai piedi e si ritocchino il trucco con forniture chanel, continuano ad avere quell'aria spaurita e quella magrezza post comunista che fa tanto vengo da un posto freddo. Amano devotamente dolce&gabbana di cui posseggono capi probabilmente provenienti dagli anni 80 e preferiscono qualsiasi cosa subisca l'applicazione di strass, borchie e cerniere. Disprezzano le borse in tessuto. Coltivano la perversione delle calze di nylon color carne o bianche finanche sotto calzature in vernice nera. Non si separano mai dai loro corcefissini in oro giallo ricevuti probabilmente ai tempi del battesimo. Non conoscono il taglio dei capelli e continuano a rappresentare, per me, quella categoria di persone che starebbe benissimo con un dente d'oro nell'arcata superiore della bocca.
(in ricordo di Maria)
I giovani russi hanno la fronte bassa dell'est ed un sorriso slavo che è piuttosto un ghigno. Mocassimi scamosciati, monili di devozione, piccoli sintomi della loro inaspettata e neo acquisita ricchezza, souvenir di vacanze studio a Dubai. Profili come lame, rughe attorno agli occhi. Sembrano tutti o quasi usciti da La promessa dell'assassino. A scuola si impegnano il minimo e preferiscono fare esperienze di vita come i club, tornare a casa in taxi, le donne a pagamento meglio se asiatiche perchè di nessuna religione.
(in ricordo di George)

I giovani turchi sono bassi con gli occhi allungati. Alcuni posseggono la doppia cittadinanza (turca/americana) se sono frutto di matrimoni misti tra professionisti. Da loro si diffonde un vago profumo di europa e il grande impegno per entrarci alla fine, per sempre. Tendono le loro braccia brune all'europa. Come uno status, come possedere un rolex, come essere figli di. Non ho conosciuto nermmeno una donna, turca. Solo ragazzi ed in particolare il mio compagno di banco dell'ultima settimama, Orhan. Musulmano, ottavo di 10 figli, educato, bilingue, taciturno, vincitore di borsa di studio. Fanatico del rispetto delle regole, poligamo, maschilista in un modo talmente candido da risultare spiazzante. Mi ha chiesto di fare tante fotografie, adorava la consuetudine occidentale di baciarsi nel commiato. Non faceva altro che commiatarsi con chiunque.
(in ricordo di Orhan e Salim)

Alcune ragazze marocchine non sposate, girano l'europa da sole e sono gentili dolci e amare. Hanno negli occhi l'esperienza dei posti che hanno visto e la loro lingua è impastata di ogni cosa consentita dal corano. Le ragazze marocchine non sposate che girano l'europa, devono in qualche modo aver derogato alle leggi coraniche, ma alcune sono serene e curiose in un modo discreto e misterioso. Vanno ovunque nel mondo a prortare il calore della loro terra generosa.
(in ricordo di Annhan)


E' difficile innamorarsi a Londra considerata la massiva presenza di ricchioni/uomini sposati o comunque padri di qualcosa (bambini, animali da passeggio, un posto in banca). Così il massimo che ho potuto fare è stato innamorarmi per qualche ora del mio maestro di "intensive". Alto e completamente storto, barba di due mesi, bianco come Lazzaro appena uscito dal sepolcro, due occhi da candidato alla cirrosi epatica, perennemente vestito con pantaloni in fustagno marks&spencer + magliette in cotone completamente anonime e incolori. Scarpe, terribili scarpe marroni (sotto il blu) acquistate in india e a suo dire completamente sfondate. Sam era tuttavia brillante e aveva una serie di tic che normalmente mi fanno impazzire, negli uomini maggiorenni. Per esempio, tossicchiare nervosamente e poi fare strani movmenti con il collo. Figlio unico di genitori non sposati, tifoso del totthenam, sarcastico e quasi brutale nelle sue battute inglesi, è il migior personaggio maschile della scuola che ho frequentato. Ovviamente per tutto il tempo mi sono limitata a guardarlo con gli occhi sbarrati, la faccia impassibile e nemmeno il minimo accenno a instaurare un rapporto amicale (in me tuonavano i versi di Rilke e certe volte, terribili volte, di paul eluard nei suoi momenti di più nero sconforto amoroso).


Certe volte mi sento che il cuore è una specie di grumo di carbone consumato.
Una cosa che nessuno vuole toccare non perchè sia di un materiale particolarmente ostile, ma per il rischio di sporcarsi le mani.
Il cuore, dico, in generale.

domenica 24 agosto 2008

LONDRA I



L'ultima volta che l'ho visto siamo andati a Polignano il giorno dopo che mi ero laureata.

Mi ha regalato una paperella di oro satinato appesa ad una catenina altrettanto discreta.

Non avevamo un granchè da dirci, dopo tutti quegli anni e cose lasciate alle spalle.

Pensavo di vederlo da un momento all'altro seduto sui sedili lerci della metro o comparire dalle profondità delle scale mobili.

Lui e il suo testone, i vestiti comprati all'outlet di giorgio armani, le scarpe lucidate.

Pensavo a quel pomeriggio di maggio e alla nostra conversazione fatale.

Lui nella vasca bollente col bagno schiuma senza schiuma.

Io seduta sul bordo con un calzino suo a rombi in mano.

Una carta che dice sei stato preso.

L'inizio di molte scuole di Mercati Finanziari.

Poi Barcellona, poi Liverpool, poi Londra.

Non mi sono mai più fatta trovare in quelle estati che passava per andare ad Atene.

Dicevo, sono partita.

Se lo avessi incontrato come mi aspettavo non lo avrei fermato, nè salutato, nè niente.

Le cose del passato devono stare nel passato.

Che ha quei filtri opacizzanti usati anche dai fotografi di moda.

Pensavo tuttavia a quei suoi occhi verdi nel girgio quotidiano e i suoi calzini filo di scozia nella scarpe lisce sul davanti.

Pensavo al suo collo strozzato nelle cravatte, alla sua ambizione ottusa, a quel suo modo di non guardarmi.

Niente mai più niente testaroli al pesto, sugo di carote, spaghetti cucinati al dente.

La mela grattuggiata.

Londra, è quello che ti meriti.

Londra ha i colori più vicini ai tuoi che uno si possa mai immaginare.

giovedì 7 agosto 2008

CAPOCANALE


Sto per partire.


la mia valigia è come quella di un maschio.


Per dirla tutta, come quella di un maschio maniaco per la pulizia.


Ho amuchina in tutte le forme.


Spugne già imbevute di detersivo per lavare ogni doccia che dovesse capitare a tiro.


Sapone liquido per fare lavatrici che non avrò e sapone di marsiglia per lavare le mutande e i calzini nei lavandini (circosatanza che normalmente mi deprime una cifra)


Io ho capito che quando sono triste, mi si acuisce il senso dell'igiene.


In questo periodo sono tutt'altro che triste ma forse lo sarò dopo un po' che sarò partita per le ferie.


Mi capita, quando arrivo nei posti del viaggio, di pensare a cose che mai vorrei tipo la banca, tipo le pratiche tutte impilate nell'aposito raccoglitore, tipo i numeri di danno&responsabilità che devo ancora leggere.


Ho molto bisogno di partire a questo giro per via che è un periodo di serenità globale e poi perchè me lo merito.


Londra è per me un posto sereno perchè a Londra ci sono andata molto spesso nella mia vita e mi ci sento a mio agio. Non così a mio agio come a milano, ma abbastanza a mio agio per non dover prendere un tavor alla mattina.


Intanto prima di partire, sono qui e mi godo questi pochi giorni di ferie.


Fa troppo caldo per andare al mare.


Me ne sto ad ascoltare i dischi in casa, a sfogliare le riviste, a pensare la valigia e le cose che desidero fare.


La sera non facciamo niente o finiamo sempre in un posto diverso da quello dove c'è il concerto migliore.


Non importa.


Ce ne stiamo abbracciati a chiacchierare ed io penso che non mi manca niente.

domenica 3 agosto 2008

THE PUPPINI SISTERS e altre scelte estive



Poichè è estate faccio le cose dell'estate.
Cioè lavoro poco e male e, con enormi sensi di colpa, talvolta non lavoro affatto prendendo decisioni radicali quali andarmene al mare di mercoledì pomeiggio a vedere (e a sbavare dietro a) quelli che hanno una vita normale con ferie pagate e orari di lavoro tanto rigidi quanto rassicuranti.
Le cose dell'estate nel mio caso consistono nell'ascoltare musica nuova e anche vecchia che prima non avevo potuto considerare visto che non ho mai tempo se non in macchina ma in macchina ascolto la radio (capital) perchè mi conforta moltissimo l'intelligenza di certi programmi.
Così di estate ascolto moltissima musica e al momento ad esempio, ascolto le Puppini Sisters che sono un tipo di musica perfetta per mio padre, ma anche come accompagnamento a cene fredde, coctel party in giardino, meno per fare le pulizie.
ho scoperto le Puppini Sisters alla fnac di Milano pentre Marianna si aggiornava su gruppi che non considero tipo non so se avete presente i Daft Punk.
I giorni di Milano per me sono stati difficili perchè avevo appena lanciato l'OPA e tutti i mercati finanziari erano in grossa tribolazione con mio sommo sconcerto e quindi insomma andavo in giro dalle parti di corso torino poi in autobus verso porta ticinese e ritorno, molto vagare per nulla, mezz'ora a bocca aperta davanti all'installazione di Greenway feat Leonardo Da Vinci.
Eravamo alla Fnac e ho ascoltato le Puppini per la prima volta, quindi decisi di non comprare il disco. Comprai invece il disco dei This Mortal Coil. Oggi rivedo la mia posizione e avendone la possibilità, il disco lo scarico dal mulo.
Nei negozi di musica, mi scopro a cantare a squarcia gola come un ignorante con le cuffione che ti permettono di ascoltare i dischi prima di comprarli. Ultimamente il mio senso del pudore si avvicina parecchio a quello di mia nonna quando fu completamente rapita dall'alzahimer.
***
Novità di questo periodo è che abbiamo finalmente fatto il trasloco.
Lo studio è bellissimo e anche il quartiere (per un pelo. Mancavano solo due isolati a finire in un posto che detesto).
Lo studio, dicevo, è bellissimo. Certe volte, siccome non ho tanta voglia di lavorare me ne vado a zonzo per queste strade nuove si fa per dire alla ricerca di punti di riferimento per me vitali ovvero nell'ordine
1. tabaccaio
2. copisteria
3. gelateria
4. farmacia
5. supermercato
C'è tutto. La nostra vicina è una vecchia sdentata che mette centrini ricamati su qualsiasi superficie piana. Se ne sta tutto il tempo dietro la persiana. La trovo inquietante con quei capelli tinti di biondo e la catena con qualche cristo appeso. Mi dice che la figlia fa l'architetto (piacere al cazzo, mi viene da pensare). Non dà fastidio. Larghi sorrisi sdentati e puzza di legumi stufati. Ho sempre desiderato avere una vicina di casa.
***
Tra una sttimana vado a Londra a fare le ferie.
Farò anche il corso di inglese ovviamente perchè sono nata per soffrire.
Non uno normale. Farò il legal english caso mai ci facevamo mancare qualcosa.
A Londra ci vado con Suz. Abbiamo tutto un programma di shopping e musei.
Credo che per me sia un'occasione irripetibile per sputtanarmi lo stipendio in un paio di church's invernali e altri abomini del consumismo acritico.
Voglio solo divertirmi in raltà e darmi al sidro.
Non so come farò a non ingrassare. O meglio lo so.
Dusty mi raggiunge per qualche giorno.
Quando ho prenotato queste vacanze lui non esisteva.
La vita è una cosa stranissima.
***
sto decidendo di diventare di destra.
non perchè ne condivida l'ideologia sottesa qualora ne esistesse una.
non so.
sono nauseata dalla sinistra.
persino da quella radicale o ad oggi extraparlamentare (hanno silurato nichi vendola sono dei pazzi ignoranti).
ho un unico insormontabile problema a diventare di destra ovvero detesto capezzoni più di berlusconi.
ma poi mi dico che nè berlusconi nè capezzoni sono di destra.
essi appartengono piuttosto ad un limbo che più che un limbo è un privè del bilionaire.
non sono mai stata in sardegna.
***
tuttavia, nella vita, ho un nuovo punto di riferimento (dopo l'oroscopo di paolo fox)
ovvero
lo consulto continuamente e mi è tutto più chiaro!
***
mi rendo conto che questo post è parecchio sconclusionato ma sono le due di notte e mentre scrivo ascolto le puppini, guardo la tele, mangio l'uva e penso alle vacche svizzere.
un po' di comprensione mi servirebbe, dacchè è estate....