
martedì 29 luglio 2008
HANGOVER

domenica 27 luglio 2008
WHILE PERONI BUILDING IS BURNING

martedì 22 luglio 2008
AMELIA ROSSELLI

Nell’incontro con la favola risiedevano i banditi".
lunedì 21 luglio 2008
BORIS VIAN, una poesia

non di marmo, nè di cemento, nè di bronzo
ecco il mondo profumato,
Ma a tutti quelli che son rimasti coi piedi al caldo
A tutti quelli
giovedì 17 luglio 2008
ALMOST

Come un click nella mia testa
cambia le opinioni
fa smettere le paure
mi toglie un peso
mi lascia libera (anche di respirare)
così, quando mi giro dalla parte tua, ti vedo meglio
e sento distinto il tuo odore che non è più di garage
di vasche di pietra
di cancelleria tedesca
di aceto
ma è qualcosa di più comune, di più rassicurante
ancora mezzo diroccato, ma quasi familiare.
Così, qando ti abbraccio mi viene di farlo come se si trattasse di una cosa mia e non più
di una cosa in prestito
(all'esame facevano sempre la domanda sul regime della res nullius rispetto a quella alterius)
e mi sento più motivata a prendermene cura
e smetto la rabbia che sempre mi scava dentro come una goccia
venuta da chissà dove
(seppure anche) a tenermi viva, a dirmi che sono,
a farmi pulsare
in un modo che certe volte mi stanco
e vorrei dormire come un'ignorante
per non sentirla più.
Elisa mi ha insegnato che la pietà ci aiuta a vivere certe situazioni e ci lascia immuni davanti alla ferocia delle cose/persone.
Ma pure, e su di me, ho imparato che la pietà anche pesa
di un peso
dal quale ho deciso di emanciparmi e di abbandonare temporaneamente in un angolo del percorso
perchè è estate e fa caldo e mi sono stufata.
***
Certe volte una parola è come un click nella mia testa:
cambia le priorità, cancella i visi e gli affetti che credevo profondi, mi cambia gli occhi della sensibilità oppure ne chiude le luci, mi porta lontano, mi allontana, mi nega, mi costringe a voltare le pagine, a chiudere i capitoli.
E queste cose non mi spaventano mai, come non mi ha mai spaventata la morte nè mia nè degli altri, così come mai mi spaventano i no, gli imprevisti, l'obbligo di cambiare direzione.
Sempre, dopo le catastrofi, mi sento l'entusiasmo di rinascere e mi riempie di gioia l'opportunità di reinventare, di ricostruire.
La mia indipendenza certe volte è stata anche la mia solitudine, ma ho capito che a quest'ultima si può sempre porre in rimedio mentre la mancanza di autonomia si, quella è una rogna diversa...
lunedì 14 luglio 2008
FIELDS AND FIELDS

domenica 13 luglio 2008
CALLIGARIS
avessi avuto un maestro come Aristotele
adesso non pulirei ruote di seggiolini per vivere
il trucco è tutto lì
qualcuno che ti dica che se vuoi
puoi conquistare la Persia
invece con i 6 presi
riesci a pagare il mutuo
andare al mare in vacanza e portare a spasso il cane
che è abbastanza
ma qualcun altro conquisterà la Persia
e tu lo leggerai sul giornale
e poi metterai il giornale in una borsa
e aspetterai che sia piena
per portarla alla raccolta differenziata
e sembrerà tutto normale - invece è la tua vita che continua
con le minestre solubili il dentista e l'affitto
e ogni notte prima di addormentarti
senti come se avessi dimenticato di fare qualcosa
e ti alzi a controllare il gas
e per un istante ti viene in mente che forse avresti dovuto
conquistare la Persia
ma ti vengono in mente tutte le cassiere del supermercato
che scopano tra di loro
e per la Persia ti ci vogliono ragionevolmente almeno una decinad'anni
la sega è un attimo.
venerdì 11 luglio 2008
VARIAZIONI GOLDBERG

Le solite telefonate brevi, il ronzio del fax antichissimo, la mia stanza impoleverata ma in ordine, le loro domande sceme ed amichevoli. Cosa fai, come ti trovi, sei molto carina, studia sodo, andrà tutto bene.
Panzone si sente più a suo agio adesso. Ora che non ci sono più briglie gerarchiche tra di noi.
Per prima cosa mi dice che fa il tapirulan ogni giorno per un'ora, io dico non ci credo allora ci andiamo a pesare tutti e due alla bilancia che c'è nello sgabuzzino.
Poi mi fa vedere le sue scarpe nuove, i jeans di armani stirati e siccome freme per farmi vedere altri vestiti che ha comprato, li guardiamo su internet, io in ginocchio sulla sua mega poltrona lui dietro di me tutto affannato per cercare i siti.
Facciamo un po' di lotta nel corridoio poi mi porta a prendere il gelato al bar sotto lo studio.
Nel bar siamo cheti seduti uno a fianco all'altro. Mi fa le solite domande a sfondo sessuale poi mi chiede se ho fatto pace con M. Io dico che sono stata da lui al fine settimana, lui mi domanda se è amore, io dico non credo.
Ci salutiamo acrobaticamente come al solito.
***
In agenzia da S. c'era una ragazzo con una camicia di lino e dei pantaoni grigi carhartt.
E ho messo su una canzone di serge gainsbourg interpretata da quella troia di carla bruni in inglese che si chima Those little thing