sabato 24 gennaio 2009

MENTRE tutto CAMBIA


capisco con devastante chiarezza l'accezione di alcune abusate parole che a furia di essere abusate, avevano smesso di avere un senso.
Sto leggendo: Alice Munro "Le lune di Giove"
Sto ascoltando: nessuna musica.
Ultimo film visto al cinema: "Un matrimonio all'inglese" (di cui non posso raccontare niente perchè mi sono addormentata completamente anche se il film, fino al punto in cui l'ho visto, era simpatico).
Vorrei consigliare a tutti gli effetti benefici del magnesio.
Ricordare l'inutilità della rabbia e la dannosità del risentimento.
Sconsigliare gli assorbenti esterni trattati chimicamente, il consumo di frutta dopo pasti a base di carboidrati.
Vorrei impegnarmi di più nella speranza e sollecitare dio affinchè si applichi con maggior passione. Vorrei che il mio parrucchiere Pollicino, abbandonasse quei suoi sciampi puzzoni per adottare quelli kerastase. Vorrei avere la barba per farmi fare la barba con le pietre laviche come ho visto fare nella parte maschile del mio parrucchiere Pollicino.
Vorrei tornare ad andare alle feste. Vorrei avere voglia di organizzare un viaggio. Vorrei ancora essere in grado di farmi tornare il buon umore con un paio di mutande la perla in saldo. Vorrei che tutto finisse come i sogni mozzati dalla sveglia e noi fossimo quelli di prima che litigano per un paio di forbicine fuori posto, per i cazini appallottolati in fondo al divano.
Vorrei tornare a sentire i desideri e la musica. Vorrei che smettesse questo tempo color cane che fugge e che la luce invadesse i pomeriggi.

5 commenti:

Poems ha detto...

io vorrei essere quantomeno capita, non fraintesa.
E vorrei del tepore.
E avere sempre determinate consapevolezze.

(Mentre tutto resta uguale)

Anonimo ha detto...

vorrei ricordarti che ci capita solo quello che siamo in grado di sopportare.
per tutto il resto, non ci sono parole.
solo sperare, solo pregare se ne si è capaci.
solo resistere, in ogni caso.
ma ricordarsi sempre che ci sono persone, che sebbene da lontano, ci sono molto più vicine di quel che sembri.
che sull'immediato e nella contingenza del dolore, della preoccupazione, della sofferenza, sembrerebbe non servire a uncaz, ma il realtà servono.
ti voglio bene.
mostra

mental-voyager ha detto...

anche io penso che ci capita solo quello ce siamo in grado di sopportare :-)
poi ho capito una cosa: c'è una soglia di disperazione oltra la quale non riesco a scendere. oltre la quale scatta il colpo di reni. ora, ad essere sinceri, non è che proprio riesco a dare un colpo di reni, ma arranco e mi barcameno per salire a galla e a tratti mi sembra di riuscire. qui la quaresima è già iniziata, ma pure quella finisce, ne sono sicura.
circa gli amici lontani, sono molto ma molto utili: ieri ho sentito susanna che si proponeva di venire a stare un po' giù. le ho domandato che vieni a fare che io lavoro sempre? e lei candidamente risponde: ti aspetto a casa, sul divano, guardo sky, mangio dixie e bevo corono tutto il giorno e quando tut orni dal lavoro, ti faccio un cenno col capo. ci sono!
mi ha raddrizzato la giornata.
un bacio anche a te, di cuore

Anonimo ha detto...

ultimamente le mie giornate lavorative hanno un che di surreale.
già mi sembra abbastanza eroico riuscire a mantenere ogni mattina se non il buonumore almeno l'equilibrio di fronte alla prospettiva che a causa dell'attuale crisi economica del mercato dell'automobile probabilmente dieci anni di onorata carriera non serviranno ad un emerito cazzo, che qua si va tutti a casa.
poi, stamattina, il divertissement: sono stata in tribunale in qualità di teste in una causa vertente fra l'istante (che saremmo noi) ed un'altra società. Gli eventi cui si faceva riferimento risalgono al...2001. Oggi - 27 gennaio 2009 - ho deposto e rispondendo alle domande, dopo ho dovuto anche dettare ad uno che scriveva A MANO le mie risposte, OVVIAMENTE RIASSUNTE su un foglio di carta a righe.
A MANO? NEL 2009? e ti credo che poi ci si mettono secoli.
ma che, almeno i notai scrivono con la macchina da scrivere...
comunque, prossima udienza: anno 2010.
che uno si faccia un culo a capanna, studiando secoli, per poi scrivere a mano sotto dettatura, mi lascia vagamente sbigottita.
non ho parole.
ciao tesoro, volevo renderti partecipe.
un bacio, tua mostra

Anonimo ha detto...

Ciao !